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Dove li ha portati il vento
Apprendimento permanente significa essere svegli, curare i propri interessi, scegliere un percorso e seguirlo. Questa è la storia di cinque persone che hanno fatto proprio questo.
Per tre anni, 22 giovani hanno seguito insieme come classe la formazione commerciale con maturità professionale presso la Wirtschafts- und Kaderschule KV di Berna. 16 anni dopo, abbiamo cercato di scoprire dove sono approdati. Abbiamo ascoltato 22 storie molto diverse tra loro e ve ne raccontiamo cinque.
Queste persone hanno una cosa in comune: hanno capito cosa è importante per loro, cosa amano fare e hanno continuato a perfezionarsi. Ora svolgono professioni molto diverse: c’è una stilista, una specialista finanziaria e psicologa dei gatti, un insegnante di scuola primaria, un casaro e proprietario di un negozio, e una responsabile dei servizi consolari.
Carla Lehmann, 34 anni, stilista
Moda giapponese al posto del camice bianco
«Dopo la mia formazione presso l’Inselspital, ero interessata a diventare una consulente nutrizionista. Tuttavia, il tirocinio preliminare non faceva per me e ho continuato a lavorare come impiegata commerciale. Nel tempo libero disegnavo e cucivo spesso i miei vestiti. Lavorare come stilista mi sembrava irrealistico, ma non riuscivo a liberarmi da questa idea fissa.
Mi ci sono voluti tre anni per fare il primo passo: ho sostenuto l’esame di ammissione al corso preliminare creativo. E sono stata ammessa. La gioia è stata enorme, l’inizio difficile: per prima cosa ho dovuto imparare ad abbandonarmi a un processo senza conoscere l’obiettivo. Mi ci sono voluti ben sei mesi per farmi coinvolgere e infine amare questo processo creativo.
Ho poi completato il corso di studi per fashion assistant presso la scuola professionale tessile. Dopo aver concluso gli studi, mi è stato offerto un lavoro presso il marchio di moda svizzero Nile. Non c’è voluto molto prima che mi fosse permesso di disegnare io stessa i vestiti. Dopo quattro anni, mentre lavoravo, ho completato la formazione continua per diventare fashion designer con diploma federale.
Oggi ho un impiego come stilista tre giorni alla settimana. Parallelamente gestisco anche il mio marchio di moda, SODE. Mi occupo anche di tutti gli aspetti amministrativi e delle ‘scartoffie’. Non è una delle cose che amo di più fare, ma per me è facile grazie alla mia formazione commerciale.
Guardando indietro, ho sempre confidato nel fatto che avrei trovato la mia strada. Ma ci vuole anche coraggio per decidere di osare e cambiare».
«Gestisco il mio marchio di moda SODE. Qui mi occupo anche di tutto ciò che è organizzativo e delle «pratiche» amministrative. Non è uno dei miei compiti preferiti, ma per me è facile grazie alla mia formazione commerciale.»Carla Lehmann, 34, stilista di moda
Carla Lehmann
Manuela Schüpbach, 34 anni, specialista finanziaria e psicologa dei gatti
A casa in due mondi
«La contabilità non è mai stata la mia materia preferita a scuola. È stato più che altro un caso se, dopo l’apprendistato, ho lavorato come impiegata per diverse aziende nel settore della contabilità e delle risorse umane. Solo nella vita professionale di tutti i giorni ho scoperto la mia passione per il mondo della finanza.
Ciò che mi ha condizionata in modo particolare è il fatto di aver vissuto in prima persona un fallimento. A 23 anni gestivo da sola la segreteria di una tipografia ed ero responsabile del pagamento puntuale di fatture e stipendi. La liquidità iniziò a venir meno e fu impossibile evitare la fine. Oggi non c’è niente che mi destabilizza.
Dopo questa esperienza così profonda, ho seguito una formazione parallela alla professione per diventare specialista in finanza e contabilità. Dal 2014 lavoro come specialista finanziaria presso l’Amministrazione federale delle dogane. Mi piace lavorare in modo autonomo e avere responsabilità importanti.
Ma il mio cuore non batte solo per le finanze: dopo aver completato un corso a distanza di psicologia animale per gatti e di terapia dei fiori di Bach per persone e animali, ho fondato la mia azienda, Katzenwelt. Come psicologa dei gatti risolvo i problemi di convivenza tra umani e gatti e gestisco anche uno shop online. Il mio carico di lavoro settimanale dipende dalle richieste e dagli ordini, ma si concilia bene con il mio impiego.
Questo compromesso mi fa bene, ma al tempo stesso mi impegna. Per questo motivo, al momento, non mi propongo di seguire grandi formazioni continue. Voglio solo migliorare il mio francese e l’italiano per potermi confrontare a livello professionale con le colleghe e i colleghi della Svizzera romanda e del Ticino».
Manuela Schüpbach, 34 anni, specialista finanziaria e psicologa dei gatti
Matthias Egger, 35 anni, insegnante di scuola primaria
Insegnare e apprendere per il futuro
«Insegno alla scuola primaria da dodici anni. È molto probabile che lo farò fino alla pensione, mi piace il fatto che i bambini siano onesti e diretti. Non mi annoio mai nella mia giornata scolastica e vengo sempre messo alla prova, ogni classe ha una propria dinamica. Insegnare qualcosa ai bambini è una bella sensazione. Dopo tutto, sono il nostro futuro.
Nel mio primo lavoro dopo l’apprendistato, in ufficio come impiegato, mi sono reso conto che mi mancava qualcosa. Ho sempre avuto un buon rapporto con i più giovani e ho dato sempre ripetizioni ai bambini del quartiere. Per questo ho deciso di studiare per diventare insegnante di scuola primaria. I riscontri del primo tirocinio sono stati molto positivi e hanno confermato le mie convinzioni.
Dopo gli studi, ho lavorato come insegnante di classe per sei anni. Poi ho assunto l’incarico di direttore di scuola diurna: ero responsabile di dodici impiegati e 80 bambini. La formazione continua parallela all’attività professionale mi ha aiutato in questo ruolo.
Oggi lavoro come insegnante a tempo parziale (65%) presso diverse scuole. Il conseguimento di un CAS come insegnante di applicazioni tecniche e responsabile di tirocinio mi consente di trasmettere le mie conoscenze ai nuovi insegnanti. Nel tempo restante mi occupo dei miei due figli.
La mia famiglia ha la priorità al momento. Tuttavia, è importante per me crescere professionalmente. Conta anche la forza dell’esperienza: non tutto ciò che fa parte del passato è negativo o superato. Rifarei l’apprendistato di commercio senza pensarci due volte, ha contribuito ampiamente a plasmare il mio lavoro quotidiano. Il fatto che oggi lavori in modo così organizzato e non abbia problemi a padroneggiare i programmi di Office non è un caso».
Matthias Egger, 35 anni
Patrick Bärfuss, 36 anni, casaro e proprietario di un negozio
Con l’anima e il cuore
«Insieme a mio fratello gestisco ‘zur Chäshütte’ a Berna dal 2014. Dal martedì al sabato, io stesso sto dietro al bancone dei formaggi e servo i clienti oppure mi occupo della stagionatura ottimale delle forme nella cantina in pietra arenaria. Al momento, ritengo che stare a contatto con le persone e fare qualcosa di onesto e concreto sia più importante che avere una carriera e uno stipendio elevato.
In precedenza, ho lavorato per dieci anni in diverse posizioni di marketing e ho seguito una formazione come specialista di marketing e responsabile vendite parallelamente all’attività professionale. Più di recente, ho guidato un team di un’azienda chimica internazionale ricoprendo il ruolo di Head of Sales Coordination.
In qualità di apprendista presso l’Amministrazione federale delle contribuzioni, ho lavorato anche al mercato settimanale di Berna come venditore di olive e antipasti. Successivamente ho fondato con alcuni amici la mia piccola azienda, con la quale da allora vendiamo specialità mediterranee. Questo lavoro al Märit mi ha dimostrato cosa è veramente importante per me nel lavoro.
Ecco perché la decisione di rilevare il negozio di formaggi è stata semplice. Apprezzo la versatilità, il confronto con le persone e la vendita di prodotti deliziosi. Anche la libertà che ho in quanto lavoratore autonomo, sebbene a volte mi dia fastidio il fatto che gli orari di apertura del negozio siano vincolanti.
Avendo avuto l’opportunità e il coraggio di fare le mie esperienze, ho scoperto cosa fa davvero per me, ma non ho mai smesso di imparare. Trasmettere le mie conoscenze come formatore per adulti o produrre il formaggio in malga: due cose che voglio continuare a fare assolutamente».
«Poiché ho avuto l'opportunità e il coraggio di fare le mie esperienze, ho potuto scoprire cosa mi si addice davvero.»Patrick Bärfuss, 36 anni, casaro e direttore generale:
Sarah Kämpf, 36 anni, responsabile dei servizi consolari all’Avana
Seguire sempre gli interessi
«Al momento mi trovo su territorio svizzero, però a Cuba. Sono nel mio ufficio presso l’Ambasciata svizzera dell’Avana. In qualità di responsabile dei servizi consolari, mi occupo da tre anni delle richieste dei turisti svizzeri, dei cittadini svizzeri all’estero e di coloro che richiedono un visto.
È un lavoro impegnativo e articolato che mi si addice. In situazioni di crisi come un uragano o l’attuale pandemia da Covid-19, è tutto molto impegnativo. Siamo quindi disponibili 24 ore su 24, offriamo protezione consolare, assicuriamo il rimpatrio e, in caso di decesso, dobbiamo identificare i corpi. In linea generale però si tratta di un normale ‘lavoro amministrativo’.
Ho scoperto il mio amore per la diplomazia lavorando come assistente estiva presso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Berna. Sono rimasta nella sezione visti per sei anni, poi una mia ex collega di corso mi ha raccontato della sua formazione continua per diventare collaboratrice consolare. Alcune settimane dopo ho presentato il mio dossier e nel 2014 ho iniziato a Shanghai. Dopo la conclusione degli studi, sono partita per Teheran, in Iran, come vice direttrice operativa degli interessi esteri.
Preferisco imparare affrontando le cose da sola. Per questo motivo ho scelto l’apprendistato di commercio in quel momento. Da allora ho sempre seguito i miei interessi e sperimentato cose nuove: insegnante di tedesco in Argentina, consigliera comunale, diploma di esercente, studi di giornalismo e attualmente terapia comportamentale per cani. Il mio prossimo sogno è quello di conseguire un master in Public Administration, e mi piacerebbe anche aprire un mio Bed & Breakfast in campagna».
Prima pubblicazione: 1.9.2020
Aggiornato: 20.1.2022
«Preferisco imparare facendo le cose da sola. Per questo motivo ho scelto l’apprendistato di commercio all'epoca. Da allora ho sempre seguito i miei interessi e sperimentato cose nuove.»Sarah Kämpf, 36, responsabile dei servizi consolari all’Avana: