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Whistleblowing: smascherare le irregolarità
Le violazioni della legge e le irregolarità sul posto di lavoro non vanno messe a tacere, ma segnalate ufficialmente a superiori e autorità. Ciò è nell’interesse dell’economia e della società ed è una caratteristica distintiva delle strutture statali liberali e democratiche. Ecco perché il whistleblowing deve essere regolamentato dalla legge.
I whistleblower sono persone che rendono di pubblico dominio un comportamento irregolare verificatosi in un luogo non accessibile al pubblico, in genere sul posto di lavoro. Di regola si tratta di reati quali corruzione, insider trading, abuso di dati o altre azioni di cui tali persone vengono a conoscenza in ambito aziendale, politico o presso le autorità.
I whistleblower sono persone molto discusse. L’opinione pubblica li guarda con ammirazione, poiché portano alla luce informazioni che senza il loro contributo non verrebbero allo scoperto. Nel luogo in cui si sono verificati i comportamenti illeciti, al contrario, vengono considerati spesso alla stregua di spie, poiché le informazioni che rivelano sono in genere di natura sensibile e possono danneggiare la reputazione delle organizzazioni. Sul posto di lavoro i whistleblower sono spesso oggetto di mobbing e non di rado si espongono al rischio di essere licenziati.
La Società degli impiegati del commercio Svizzera si batte attivamente da anni per tutelare maggiormente i whistleblower.
Situazione giuridica attuale per i whistleblower
Ma chi stabilisce se la segnalazione di abusi sia regolare o meno? In Svizzera tale valutazione spetta ai tribunali. La legislazione attuale risulta, tuttavia, molto controversa e la Convenzione dell’OCSE, firmata dalla Svizzera nel 2000, riguarda esclusivamente il settore pubblico.
E se i whistleblower nelle aziende private dell’Unione europea godono di una protezione speciale ai sensi della Direttiva UE sul Whistleblowing del 2019, lo stesso non vale in Svizzera, dove nei contesti aziendali essi si trovano in difficoltà se segnalano comportamenti illegali o eticamente scorretti. Da circa 20 anni, la Svizzera sta discutendo una legge che tuteli i whistleblower ai sensi del diritto del lavoro e del diritto penale.
Dal 2015, inoltre, i whistleblower e gli operatori dei media rischiano di essere coinvolti in procedimenti penali se divulgano dati bancari allo scopo di denunciare irregolarità in materia di due diligence oppure se svelano dati bancari trapelati, vale a dire dati ottenuti (illegalmente) da una persona che viola il segreto bancario. Questo vale anche se i dati sono di interesse pubblico e portano alla luce irregolarità gravi (anche di natura criminale).
Secondo le Nazioni Unite tali procedimenti penali rappresentano una violazione della legislazione internazionale in materia di diritti umani. In nessun altro Paese democratico, infatti, la denuncia di tali abusi e irregolarità costituisce un reato, purché le informazioni rivelate siano di interesse pubblico.
Strumenti di tutela inadeguati per i whistleblower
Il perseguimento penale dei whistleblower, compresi gli operatori dei media, limita drasticamente la libertà di espressione e di stampa in Svizzera. Non ci sono dubbi: la situazione deve cambiare. Per questo motivo, in Svizzera si stanno compiendo numerosi sforzi per regolamentare la procedura legale per la segnalazione di irregolarità e violazioni della legge, nonché per proteggere i whistleblower dalle conseguenze legali di tali azioni.
Anche la Società degli impiegati del commercio Svizzera si batte attivamente ormai da anni per tutelare maggiormente i whistleblower, sia nei confronti di singoli professionisti e settori che sul piano politico. Daniel Jositsch, presidente della Società degli impiegati del commercio Svizzera, ha contribuito notevolmente ai lavori di modifica del Codice delle obbligazioni nel 2014.
Tuttavia, il Parlamento ha respinto tale revisione e, insieme a essa, tutte le altre proposte politiche volte a migliorare la tutela dei whistleblower.
A oggi, i whistleblower che lavorano in aziende private non godono di una protezione adeguata. La situazione deve cambiare. La Società degli impiegati del commercio Svizzera continua a lavorare a una soluzione a beneficio dei suoi membri e di tutti i professionisti interessati.
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