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Il tirocinio: un’alternativa?

Nel sistema formativo svizzero i tirocini sono previsti solo in casi eccezionali. In questi casi, tuttavia, un tirocinio può sicuramente arricchire la propria carriera professionale.

  1. Il tirocinio è un rapporto di lavoro a carattere formativo. Ha lo scopo di integrare la formazione teorica o di colmare la mancanza temporanea di una formazione o di un’occupazione. Questo percorso fornisce esperienze pratiche ed è limitato nel tempo. Di conseguenza, l’attenzione è incentrata sull’apprendimento e non sul lavoro quotidiano. I tirocinanti hanno diritto a una retribuzione adeguata. 

  2. Svolgere un tirocinio può essere utile per integrare una formazione teorica: 

    • al completamento di una scuola media di commercio o di economia; 
    • dopo il liceo; 
    • durante o dopo gli studi universitari; 
    • in caso di cambiamento di professione o di settore (prima e dopo l’apprendistato). 

    Può anche essere utile come cosiddetta misura del mercato del lavoro per colmare la mancanza temporanea di una formazione o di un’occupazione.

  3. I tirocinanti svolgono un’attività per l’azienda, hanno quindi diritto a una retribuzione adeguata. L’importo della retribuzione si basa principalmente sul livello di formazione: a seconda del titolo di studio, i tirocinanti devono ricevere un accompagnamento maggiore o minore sul nuovo ambito di lavoro. Altri fattori rilevanti per determinare la retribuzione sono l’età e il numero di anni di esperienza lavorativa.

    A titolo indicativo, la Società degli impiegati del commercio raccomanda il seguente modello:

    • tirocini durante la scuola media di commercio (SMC): CHF 1880.– x 13

    • tirocini durante la scuola di commercio:
      Secondo le raccomandazioni sul salario minimo per gli apprendisti ( in base al momento del tirocinio):
       1° anno: CHF 820.-
       2° anno: CHF 1030.-
       3° anno: CHF 1500.-

    • tirocini dopo la maturità ginnasiale: CHF 2000.– x 13

  4. Lo scopo di un tirocinio consiste nell’approfondire a livello pratico le conoscenze teoriche apprese o di acquisire esperienza in vista di una nuova formazione. L’esperienza pratica è la componente più importante di questa forma di impiego. L’attività di tirocinio deve essere utile per il dipendente. È importante che le attività siano definite nel contratto di lavoro, in modo da evitare controversie e senso di frustrazione. 

  5. Le differenze più evidenti rispetto a un «normale» rapporto di lavoro a tempo indeterminato e regolare derivano dal carattere formativo del tirocinio. 

    • Il tirocinio è un percorso in cui alle aziende è richiesto di fornire le risorse necessarie. L’assunzione di tirocinanti non comporta una riduzione del carico di lavoro iniziale, quanto piuttosto un onere aggiuntivo per l’azienda. Come linea guida, si applica la seguente regola generale: durante un tirocinio, in media si dovrebbe dedicare il 10-20% di un impiego a tempo pieno all’accompagnamento del/della tirocinante. All’inizio del tirocinio, la parte di accompagnamento è solitamente maggiore rispetto alla fine. Anche se l’accompagnamento è affidato a più persone, è necessario definirne una di riferimento. 
    • Il salario inferiore è giustificato dal carattere formativo del tirocinio e rappresenta un aspetto che accomuna questo tipo di percorso alla formazione professionale di base. Se i tirocinanti vengono impiegati come lavoratori a tutti gli effetti, devono essere retribuiti di conseguenza. 
  6. Con l’avanzare della durata del tirocinio, la componente formativa diminuisce, i processi sono ormai noti e l’accompagnamento non è quasi più necessario. Per non perdere la funzione di misura formativa, il tirocinio deve essere pertanto limitato nel tempo. I tirocinanti non dovrebbero svolgere questa attività per più di sei mesi (con un carico di lavoro a tempo pieno). 

    Fanno eccezione i tirocini con una parte scolastica integrata, come il pretirocinio e il semestre di motivazione. In questo caso è opportuno prolungare la durata della formazione. Anche i tirocini svolti nell’ambito di una scuola di commercio hanno una durata superiore a sei mesi, a seconda della normativa.  

    Inoltre, la durata non dovrebbe essere inferiore a due mesi: è infatti pressoché impossibile svolgere compiti complessi in meno di due mesi. Fanno eccezione i tirocini che, secondo i regolamenti scolastici o di studio, devono durare meno. Ne sono un esempio i tirocini obbligatori svolti durante gli studi universitari o quelli previsti dal modello integrato (3i) della scuola media di commercio.  

  7. Un tirocinio all’estero dopo l’apprendistato è la scelta ideale per approfondire le competenze linguistiche apprese e per distinguersi dagli altri nella vita professionale grazie a un’esperienza in un Paese straniero. Ulteriori informazioni sugli stage all'estero sono disponibili su movetia.ch.

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