Navigazione delle pagine & ricerca
Sciopero delle donne 2023 – Perché teniamo alla parità!
14.6.2023 - Associazioni e sindacati indicono uno sciopero nazionale delle donne per il 14 giugno 2023, con l’obiettivo di attirare l'attenzione sulle disparità. In quanto centro di competenze per la formazione e il lavoro, la Società svizzera degli impiegati del commercio si batte già da lungo tempo per l’uguaglianza tra uomo e donna e per un migliore equilibrio tra lavoro, formazione e vita privata. Anche a livello politico.
32 anni dopo lo sciopero generale delle donne del 14 giugno 1991, che ha interessato tutta la Svizzera, le associazioni e i sindacati ne indicono un altro per il 14 giugno 2023. La Società svizzera degli impiegati del commercio, oggi come allora, sostiene la causa della parità e incoraggia i propri soci a indicare le problematiche ancora esistenti.
Situazione giuridica
Lo sciopero delle donne del 2023 non è uno sciopero in senso giuridico, per cui un’eventuale interruzione del lavoro non sarebbe coperta dal diritto di sciopero. Si tratta piuttosto di una manifestazione politica non direttamente legata a un rapporto di lavoro specifico. Per questo motivo, la Società svizzera degli impiegati del commercio raccomanda ai propri soci di non assentarsi dal lavoro, sconsigliando dunque l’adesione allo sciopero. Tale esortazione è rivolta in particolare a lavoratori e lavoratrici dipendenti soggetti a un CCL che prevede l’obbligo di mantenere la pace. Inoltre, apprendisti e studenti non dovrebbero disertare le lezioni senza una giustificazione. La partecipazione allo sciopero delle donne del 14.6.2023 dovrebbe quindi avvenire sulla base di un'assenza autorizzata o di un giorno di congedo.
Manifestazione di solidarietà
In ragione di quanto detto, risultano ancora più importanti azioni che richiamino l’attenzione sul miglioramento delle condizioni di uguaglianza tra uomo e donna e su una migliore conciliazione di lavoro, formazione e vita privata, azioni attraverso le quali lavoratori e lavoratrici possano esprimere la propria solidarietà allo sciopero delle donne, senza per questo compromettere il rapporto di lavoro. Tra queste, ad esempio, indossare T-shirt stampate, spille, ecc. oppure organizzare incontri sul tema della (dis)parità in una cerchia di amici o in azienda.
Pretese politiche
La Società svizzera degli impiegati del commercio vede in questo sciopero delle donne una grande opportunità per attirare l’attenzione su diversi temi legati alle pari opportunità. Ritiene inoltre che ci sia urgente necessità d’intervenire nei seguenti ambiti.
- Conciliare vita famigliare e lavoro è una questione che riguarda entrambi i genitori e non solo le donne.
- Il congedo parentale è necessario.
- Il lavoro a tempo parziale deve diventare più attraente anche per gli uomini.
- Occorre migliorare le condizioni generali di lavoro per conciliare vita lavorativa e privata, ad es. favorendo il lavoro flessibile o l’assenza di riunioni nelle fasce orarie marginali.
- Occorre migliorare le condizioni quadro per conciliare formazione e vita famigliare nelle professioni di più alto livello.
- La previdenza per la vecchiaia deve essere migliorata per le persone con reddito basso o insufficiente (ad es. impiegati a tempo parziale).
- Occorre diminuire i contributi dei genitori per la custodia dei bambini esterna alla famiglia.
- È necessaria una parità di trattamento fiscale (imposizione individuale), a prescindere dallo stato civile.
- Occorre creare incentivi fiscali a favore del lavoro (ad es. innalzando la soglia di deduzione dei costi per la custodia dei figli).
- Servono più donne ai vertici (ad es. favorendo la carriera a tempo parziale, il job sharing).
- Occorre verificare e correggere il potenziale discriminatorio dei sistemi salariali.
- Le donne e gli uomini non devono essere trattati diversamente in funzione del genere sul posto di lavoro e nell’ambito della formazione.
- Le donne devono sentirsi sicure tanto nella sfera privata quanto nella sfera pubblica.
Queste misure dovrebbero rafforzare la posizione delle donne sul lavoro e nella vita privata. Insieme alla sua alleanza politica «die plattform», la Società svizzera degli impiegati del commercio si impegna dunque per promuovere, tra le altre cose, la parità salariale, una migliore conciliabilità di lavoro e vita privata e incentivi a favore dell’attività professionale (come ad es. un’imposizione individuale) per le fasce di popolazione coinvolte. Anche il congedo parentale ripartisce i rischi finanziari in modo più uniforme tra entrambi i genitori.